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La Piadina Romagnola IGP sempre più amata in Germania

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31 Ottobre 2010

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LA PIADINA ROMAGNOLA IGP SEMPRE PIÙ AMATA IN GERMANIA

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”10″][vc_single_image image=”1254″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_empty_space height=”10″][vc_column_text]Sono 61 milioni i potenziali consumatori di Padina Romagnola Igp in Germania. È questo il dato da cui partire per comprendere l’investimento, in termine promozionali, che il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp ha messo in campo nel paese teutonico.
Partecipazione ad eventi e fiere di settore, come la sei giorni di Anuga, la più grande fiera al mondo per il food con oltre 160 mila visitatori da tutto il mondo, e azioni di informazione e promozione sono rivolte, dopo l’Italia (55%), proprio al mercato tedesco (33%) e, a seguire, a quello francese (12%).

Le motivazioni, culturali ed economiche, che spingono il Consorzio ad investire oltralpe sono diverse e partono da due constatazioni: 1) Francia e Germania sono i principali partner commerciali dell’Italia; 2) i consumatori francesi e tedeschi sono particolarmente attratti dal marchio Made in Italy.
Inoltre, l’alimentazione riveste un ruolo di primaria importanza nei paesi target individuati. A conferma di ciò, basti pensare che i consumatori tedeschi destinano il 13,7% delle proprie spese agli alimenti (fonte Statistisches Bundesamt). Significativamente alto è poi il consumo di prodotti da forno (pane, biscotti, etc.) ai quali può essere assimilata la Piadina romagnola, con una spesa che nel mercato tedesco ammonta a 18 miliardi di euro annui (www.infomercatiesteri.it).

Da non sottovalutare, inoltre, i legami socioculturali che legano Italia e Germania. Secondo un recente sondaggio, tra gli apprezzamenti della cucina italiana, oltre il 60% dei dati proviene dalla Germania (sondaggio Forsa-Instituts http://www.forsa.de/1/about-forsa/), un numero che non stupisce se letto accanto ad un altro importantissimo dato: il numero, significativamente alto, di turisti tedeschi che si recano ogni anno in Romagna (nel 2015 si sono registrate 3.300.000 presenze).

La Piadina Romagnola Igp sta lavorando, dunque, per sorpassare i Brezel in quanto a panificato e street food più amato dai tedeschi ed è già presente nelle principali catene di gdo del paese (Lidl, Aldi, Kaufland, Rewe,, Edeka, Schwarz e Metro).

La fotografia della Piadina Romagnola Igp in Italia
Ad oggi (2019) in Italia quasi il 50% della piadina prodotta è IGP, dunque è certificata. Nel Belpaese, complessivamente nel 2018, sono state prodotte circa 47.000 tonnellate di Piadina, di cui 38 mila per la grande distribuzione (dati 2018), con un incremento del +6.2% rispetto all’anno 2017. A queste si aggiungono poco più di 8 mila tonnellate equamente divise fra ristorazione e chioschi. Il valore alla produzione della Piadina in generale (Igp e non) è di 160 milioni di euro nella Gdo, con un aumento del 5.5% rispetto al 2017. Un dato rende l’idea della crescita esponenziale della Piadina IGP: nel 2014 era 6.768 tonnellate, nel 2016 era 12.100 tonnellate, nel 2017, 13.500 nel 2018 è di 20.250 e oltre 100 milioni di euro di fatturato annuo.
La Piadina Romagnola IGP è prodotta esclusivamente dalle aziende certificate dalle aziende associate al Consorzio di Tutela: L’Angolo della Piada, Artigian Piada, Alimenta Produzioni, Gastone, Loriana Piadina Romagnola,Negroni Umberto,Orva, Piada D’Oro, Piadina del Mare, Riccione Piadina, Riviera Piada, Terza era di Giorgia Gelosi.
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